Nelle prossime ore saranno trasferiti 150 milioni da Ilva AS ad Adi per la manutenzione degli impianti ed entro un mese verrà presentato il piano industriale. Lo ha detto il Governi ai sindacati nell’incontro sull’ex Ilva, secondo quanto si apprende.
Il Governo ha assicurato che nom ci sono particolari criticità sul prestito di 320 milioni e nelle prossime settimane ci saranno risposte definitive dall’ Europa. Il ministro Urso ha spiegato che ci vorranno 6/7 mesi per la manutenzione dei due altoforni 1 e 2 e che pensa di riunire i commissari questa settimana per allinearsi sul nuovo contratto di affitto.
Al tavolo Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, Marina Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia (in videocollegamento) e Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del consiglio. Per i sindacati hanno presenziato i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Usb e Ugl metalmeccanici.
“Eravamo arrivati qui con la convinzione che le nozze con i fichi secchi non si fanno. È necessario che le risorse arrivino rapidamente, 150 milioni non bastano, sui 320 milioni ci sono dei tempi oggetto dell’intervento da parte del governo e pensiamo siano troppo lunghi, quindi abbiamo chiesto di essere più rapidi”, ha detto Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, dopo il tavolo sull’ex Ilva a Palazzo Chigi.
“Sapevamo di questi 150 milioni, ma bisogna sbloccarli, la situazione attuale non consente più di aspettare. I 320 milioni sono quelli su cui ancora non c’è una strada ben definita, il governo si sta predisponendo. E’ stato un incontro di aggiornamento, non abbiamo ottenuto quelle garanzie che volevamo, ossia capire quando si comincia a parlare del rientro dei lavoratori dalla cigs, quando si comincia a mettere mano alle manutenzioni, quando si cominciano a fare gli investimenti”, ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm uscendo da Palazzo Chigi.
“Fondamentale capire come e dove allocare le risorse per poter arrivare alla saturazione produttiva di Afo 4 e procedere al riavvio di Afo 2 e 1 dopo i processi manutentivi. Fondamentale capire i tempi di disponibilità delle risorse per gli acquisti di materie prime e questo potrà dare garanzia di riavvio degli impianti e rientro dei lavoratori dalla Cassa Integrazione. Cigs su cui chiediamo un confronto per poter garantire migliori condizioni ai lavoratori in attesa del rilancio impiantistico. Al pari di questi temi, bisognerà stabilire il futuro occupazionale dei 1600 lavoratori di Ilva in AS, anche in relazione alle condizioni di convivenza delle due Amministrazioni Straordinarie, tenendo presente la validità dell’accordo del 6 settembre 2018”. Così Ferdinando Uliano, segretario generale Fim, e Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim, dopo il tavolo sull’Ex Ilva con il Governo.
“L’obiettivo è garantire continuità aziendale e fornire ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori di Adi per l’intero anno 2024. L’Ugl Metalmeccanici appoggia il percorso del governo, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali utili per affrontare la transizione ambientale. Sono state discusse risorse governative per far ripartire le attività, inclusi investimenti, manutenzioni e un decreto per un prestito ponte da 320 milioni di euro. È previsto anche il trasferimento di 150 milioni da Ilva ai commissari di Acciaierie d’Italia per la manutenzione degli impianti. Entro un mese i commissari presenteranno un piano industriale. Il governo si impegna ad intervenire per nuovi interventi sugli ammortizzatori sociali se necessario. È stata garantita la ripartenza del forno 2 (AFO2) entro 3 mesi e sono previste misure specifiche per i lavoratori dell’indotto, inclusa la Cig fino a 10 settimane. La collaborazione tra governo e sindacati è stata sottolineata come fondamentale per giungere a una soluzione positiva. Il Ministro Calderone ha assicurato flessibilità per ulteriori interventi, se necessario”, ha dichiarato Daniele Francescangeli, vicesegretario nazionale Ugl Metalmeccanici.
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