“Come avevamo ampiamente previsto e annunciato, il termine del 23 agosto per adempiere alle prescrizioni AIA non sarà rispettato, come ha ufficialmente ammesso Acciaierie d’Italia in queste ore. Un fatto inspiegabile dal quale deriva un gravissimo pregiudizio per l’ambiente e per la salute, a causa, ad esempio, dell’irrisolta questione delle acque meteoriche degli sporgenti portuali del siderurgico o delle oltre 2000 tonnellate di amianto ancora non rimosse”.
Così Ubaldo Pagano, parlamentare pugliese del Partito Democratico, che continua: “Ma ancora più inspiegabile è che tutte queste mancanze restano senza responsabili. L’Amministratore Delegato di Acciaierie continua serenamente a stare al suo posto, nonostante i gravi ritardi nelle prescrizioni AIA e addirittura dopo l’atteggiamento ostruzionistico nei confronti di Dri d’Italia per la realizzazione del preridotto. Siamo basiti da quanto sta succedendo e assolutamente attoniti nel vedere un Governo assolutamente insensibile a tutto ciò”.
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