Il Consiglio dei ministri ha esaminato e approvato il decreto legge recante ‘Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale’, presentato dal ministero per le Imprese e il Made in Italy e dal ministero della Giustizia, composto da 10 articoli. Il decreto prevede per l’ex Ilva che i 680 milioni, già stanziati, possano essere utilizzati fin d’ora quale finanziamento soci convertibile in futuro aumento di capitale. Il decreto prevede inoltre modifiche alla normativa per la attivazione delle procedure per l’amministrazione straordinaria in caso di insolvenza della società. Ai 680 milioni che verranno utilizzati per ripianare i debiti accumulati dalla gestione Arcelor Mittal, si sommano il miliardo stanziato dal dl Aiuti bis e le risorse previste per il DRI e il Just transition fund.
TORNA LO SCUDO PENALE – Torna lo scudo penale per gli stabilimenti di interesse strategico nazionale, fra cui rientra l’ex Ilva: norme processuali penali per assicurare continuità produttiva intervenendo sulla disciplina dei sequestri e su quella in materia di responsabilità penale per tutti gli stabilimenti di interesse nazionale. Lo scudo penale per i dirigenti dello stabilimento di Taranto fu tolto dal Governo Conte, ma Meloni, qualche giorno fa, lo definì “centrale”.
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