Il sindaco e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, esprime profonda preoccupazione per le conseguenze che potrebbero registrarsi per il territorio e l’economia locale a seguito del commissariamento dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia, ex ILVA, e alla luce della gravissima crisi che sta coinvolgendo le imprese dell’indotto.
Nel sottolineare l’importanza di soddisfare al più presto le esigenze ormai indifferibili degli autotrasportatori e delle aziende dello stesso indotto (una loro convocazione, da parte dell’Esecutivo, dovrebbe essere formalizzata nella giornata di domani), proprio al fine di preservare il nostro tessuto economico e sociale e di evitare danni irreparabili alla comunità tarantina, il sindaco ritiene che solo attraverso una collaborazione stretta e una solida sinergia tra il Governo e le istituzioni locali sarà possibile superare le difficoltà attuali e garantire un futuro sostenibile per Taranto.
Ritenendo di fondamentale importanza affrontare congiuntamente con il Governo le criticità emerse, il primo cittadino ha dichiarato che: “In seguito al commissariamento di Acciaierie d’Italia, che “cancellerebbe” i crediti avanzati dalle imprese dell’indotto, diventa vitale stabilire un dialogo aperto e costruttivo con l’Esecutivo proprio allo scopo di tutelare gli interessi della nostra comunità. Come istituzioni locali siamo disponibili a collaborare attivamente con le Autorità nazionali per trovare soluzioni che possano garantire al territorio continuità alla sua economia e che siano capaci di affrontare le problematiche legate alle fonti inquinanti garantendo la chiusura delle stesse per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente.”
potrebbe interessarti anche
Ex Ilva, ritardi pagamenti indotto: la denuncia della Uilm Taranto
Taranto, Campagna presidente del Formedil Cpt
Taranto, cambio al vertice della Cassa Edile. Bozzetto nuovo presidente
Martina Franca: rapina all’ufficio postale di Motolese
A Taranto “Sentieri” : progetto per un turismo inclusivo
Jago incanta Martina Franca: un dialogo tra arte e anima