Commissariamento al via per Acciaierie d’Italia. Il cambio di rotta con “decorrenza immediata” arriva tramite un decreto di Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy, che chiama alla guida dell’azienda Giancarlo Quaranta, già direttore della divisione tecnica e operativa dell’Ilva in amministrazione straordinaria.
La rapidità della nomina soddisfa i sindacati, così come il profilo del nuovo commissario per competenza e conoscenza dello stabilimento. Quaranta vanta 40 anni di esperienza nel settore siderurgico, iniziati nel 1984 proprio a Taranto nell’allora Italsider. Chi lo ha conosciuto sul lavoro spiega che per lui “l’acciaieria di Taranto non ha segreti, forse è il più grande conoscitore dello stabilimento”.
Ora Quaranta potrà inquadrare con precisione la situazione debitoria dell’azienda, le necessità finanziarie per garantirne la continuità produttiva, lo stato di operatività e funzionamento degli impianti. Tutte condizioni essenziali per consentire al Governo di dispiegare gli strumenti necessari alla sopravvivenza dell’Ilva, mentre proseguono le interlocuzioni con potenziali investitori privati. Tiene banco il tema delle risorse.
La Fiom preme perché i 320 milioni di prestito ponte non bastano per il rilancio, ne servono di più. Possibili correttivi, anche su questo fronte, potrebbero arrivare in Parlamento durante la fase di conversione del decreto sull’amministrazione straordinaria. A questo proposito Palazzo Chigi ha aperto a “ulteriori miglioramenti per garantire la continuità produttiva e aziendale dell’ex Ilva”.
Nonostante i timori, la strada imboccata trova favorevole Rocco Palombella, segretario generale della Uilm: “Pur ritenendo l’amministrazione straordinaria un provvedimento estremo, Quaranta è una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l’azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo rispetto alla gestione fallimentare del passato e aspettiamo di conoscere i primi interventi da mettere in campo. Nell’augurargli buon lavoro, ci aspettiamo un incontro nel più breve tempo possibile, non c’è più tempo da perdere: 20mila lavoratori aspettano risposte concrete e definitive”.
Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgi, giudica “positiva la rapidità della nomina, ma è necessario un incontro con le organizzazioni sindacali, così da aprire la discussione sullo stato degli impianti e le azioni per garantire la continuità produttiva. Al contempo, la Fiom chiede che il confronto con Palazzo Chigi continui”.
Favorevole alla nomina di Quaranta anche Benaglia e D’Alò, segretari generale e nazionale della FIM: “Ripartire da zero con chi conosce bene l’acciaieria e tutto il gruppo ex-Ilva rappresenta e rappresenterà un segnale concreto per i lavoratori e di rilancio degli impianti. La scelta del ministro Urso in parte ci rassicura e ci dà la possibilità di sperare in un vero cambio di passo nel rilancio del sito. Per noi ora è fondamentale che l’amministrazione straordinaria duri il tempo necessario a preparare il terreno per l’investitore privato: è necessario, quindi, dare al commissario le fondamentali dotazioni, anche in termini finanziari, per fa ripartire l’acciaieria”.
Antonio Spera, segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici, apprezza sia la nomina di Giancarlo Quaranta, che la tempestività del governo nel procedere a una soluzione in una vertenza strategica per l’industria italiana. È importante voltare pagina e garantire il rilancio dell’azienda, salvaguardando anche la continuità produttiva e l’occupazione, che per noi dell’Ugl, sono primarie”.
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