L’onda del futuro è la manifestazione organizzata dalle associazioni riunite di Taranto, a cui aderiscono i principali movimenti ambientalisti del territorio, ordini professionali e studenti, che domani, martedì 23 aprile, sfileranno per le vie della città per chiedere “una seria riconversione economica dell’intero territorio, che parta dallo smantellamento degli impianti dell’ex Ilva e dalla riqualificazione di tutti i lavoratori che devono diventare i veri protagonisti della decontaminazione e della bonifica dell’intera area industriale”.
Il raduno è previsto alle 16.30 nel piazzale Bestat. Il corteo partirà alle ore 17 e attraverserà via Solito, via Alto Adige, viale Magna Grecia e via Blandamura per arrivare al parco archeologico delle Mura greche, location dove si svolge il concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante.
“Sarà una marcia capeggiata dai bambini, tra cui i piccoli atleti della Virtus Taranto, dalla loro innocenza, per ricordare a tutti che chi tra di noi é adulto, ha una grande responsabilità: la loro vita, la vita dei loro figli e delle future generazioni. E se molti adulti lo hanno dimenticato per colpa di tutto ciò che questa città ha subito e continua a subire, ce lo ricordano loro, i bambini. L’urlo dei bambini della nostra città è chiaro: l’onda del futuro siamo noi”, spiegano gli attivisti.
“Le varie indagini epidemiologiche hanno attestato come l’inquinamento industriale abbia causato un picco di malattie oncologiche e un aumento continuo di malattie rare e malformazioni congenite. E’ una fabbrica non più compatibile con la vita umana ed economicamente insolvente. Non c’è più interesse strategico a cercare di mantenere in piedi una produzione del genere, qui. Scenderemo in piazza per affermare che l’unico futuro per Taranto e la provincia è senza acciaieria”, concludono le associazioni.
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