“Ringraziamo sin da ora le organizzazioni sindacali con cui è stata condivisa la grande manifestazione di protesta del 26 gennaio scorso, i lavoratori e le forze economiche della città che stanno condividendo le ragioni della vertenza, nella speranza che prevalga responsabilità da parte degli attori in campo e le nostre aziende possano essere al più presto ristorate prima che si arrivi a decisioni drammatiche ma inevitabili”.
Lo dichiara Fabio Greco, presidente di Aigi, associazione a cui aderisce l’80% delle imprese dell’indotto ex Ilva, che stanno attuando da diversi giorni la sospensione di beni e servizi per il siderurgico in attesa di avere, anche dall’ultimo decreto che riguarda il siderurgico, garanzie sui crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia, che ammonterebbero almeno a 140 milioni di euro.
“Nelle prossime ore dovrebbero registrarsi novità sul futuro prossimo dello stabilimento – prosegue Greco -. Due sembrano, allo stato, le strade percorribili: l’amministrazione straordinaria, la seconda nel giro di un decennio, o un accordo bonario tra le parti, Invitalia e ArcelorMittal”.
“La strada è ancora in salita e, in attesa di conoscere le sorti di AdI, continuiamo a lavorare con i nostri tecnici e i nostri legali al fine di proporre emendamenti al decreto che garantiscano maggiori tutele all’indotto. La battaglia è ancora lunga e di sicuro – conclude – Aigi non si arrenderà finché non sarà conseguito il risultato auspicato”, conclude Greco.
Sindacati chiedono incontro a commissari Ilva in AS
Intanto, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato una richiesta di incontro ai commissari di Ilva in amministrazione straordinaria riguardo la vertenza dell’ex Ilva.
Lo annunciano le tre sigle sindacali in una nota congiunta dove spiegano che è stato chiesto un incontro “per ricevere un’informativa sulla verifica dello stato degli impianti e continuità produttiva degli stessi, anche a seguito della visita ispettiva effettuata lo scorso 2 febbraio presso lo stabilimento di Taranto”.
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