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Ex Ilva: Governo stanzia altri 250 milioni

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con “misure urgenti per assicurare la continuità produttiva e occupazionale degli impianti ex Ilva”. Secondo quanto riportato da Palazzo Chigi, il provvedimento amplia da 150 a 400 milioni di euro l’utilizzo del patrimonio già destinato al ripristino ambientale, con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva in attesa della cessione definitiva a terzi del complesso aziendale.

Fiom-Cgil: “Liquidità necessaria al piano di ripartenza”

La decisione è stata accolta con favore dai sindacati. Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, ha dichiarato: “È una notizia importante che il Governo abbia risposto alle nostre richieste di liquidità necessaria al piano di ripartenza. Tuttavia, lo Stato dovrà entrare in equity nel nuovo assetto societario di Acciaierie d’Italia per garantire occupazione e decarbonizzazione”. Scarpa ha ricordato che l’accordo dello scorso luglio prevedeva garanzie occupazionali, continuità salariale e manutenzioni degli impianti, sottolineando che le nuove risorse dovranno includere anche il sostegno ai lavoratori dell’indotto. Fiom ha chiesto al Governo un confronto urgente con i sindacati sulle offerte vincolanti.

Bonelli: “Blitz vergognoso del Governo”

Critico, invece, Angelo Bonelli, Co-Portavoce di Europa Verde e deputato AVS, che ha definito il decreto un “blitz vergognoso”. “Sono stati sottratti 400 milioni destinati al ripristino ambientale per garantire la continuità produttiva, un altro schiaffo per Taranto, che ha già pagato un prezzo ambientale e sanitario altissimo. Intanto, né la salute né il lavoro sono stati tutelati come promesso”, ha denunciato Bonelli, annunciando un’interpellanza parlamentare per fare chiarezza sui debiti accumulati dall’ex Ilva.

Comfapi, “Apprezziamo l’impegno del Governo”

Apprezziamo l’impegno del Governo nel tutelare la produzione dello stabilimento siderurgico – ha dichiarato Fabio Greco, presidente di Confapi Taranto – e continuiamo a sperare che la parte pubblica mantenga un ruolo attivo nella nuova governance societaria”. Confapi attende ora la pubblicazione ufficiale del decreto per chiarire se le risorse stanziate si aggiungeranno a quelle delle due precedenti tranche o rappresenteranno un ulteriore impegno finanziario.

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