Ex Ilva, associazioni: ‘Governo aggira la sentenza della CGEU’

“Il Governo italiano ha avviato le manovre elusive per aggirare la sentenza definitiva emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGEU) il 25 giugno 2024. Il primo passo consiste nell’invito rivolto agli operatori economici a manifestare il loro interesse per l’acquisto dei beni ex ILVA, seguito da una trattativa per negoziare le condizioni di aggiudicazione.

Questo comportamento del Governo e dei suoi Commissari delle amministrazioni straordinarie di ILVA e ADI viola apertamente la decisione della CGEU, che ha ordinato la sospensione delle attività di ILVA in caso di grave pericolo per la salute e l’ambiente.

Il “Bando di gara” dichiara, al punto 1.13, che i Commissari Straordinari stanno lavorando per rinnovare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) a tutela della salute dei cittadini, ammettendo implicitamente che l’AIA è scaduta da un anno e che è necessaria una nuova valutazione sanitaria.

Di conseguenza, il Governo dovrebbe attendere gli esiti degli accertamenti scientifici prima di procedere con qualsiasi altra decisione. Non è lecito avviare una procedura di vendita per un’attività che potrebbe essere sospesa a seguito delle valutazioni sanitarie.

Le recenti Valutazioni del Danno Sanitario (VDS) confermano una persistente situazione di rischio per la salute e per l’ambiente. Ci si chiede se il Governo abbia già preso una decisione sul rinnovo dell’AIA o se si affidi a una valutazione sanitaria di ADI, parte interessata alla vendita.

Il “bando” è vago: da un lato impone l’obbligo di decarbonizzare la produzione, dall’altro non stabilisce termini precisi, creando solo ulteriore propaganda ingannevole.

È inaccettabile che gli operatori economici siano invitati a manifestare interesse senza conoscere i limiti di produzione, elemento essenziale che sembra essere tenuto segreto. Questa mancanza di trasparenza porta inevitabilmente a un nuovo disastro ambientale, finanziario e occupazionale, come avvenuto durante i Governi Renzi e Conte, nonostante le denunce delle associazioni tarantine.

La CGEU ha affidato al Tribunale di Milano il compito di decidere se gli impianti debbano essere fermati. Il Governo, questa volta, non potrà contare sul Consiglio di Stato ma su un giudice ordinario, indipendente e imparziale. Chiunque sia il detentore degli impianti, se il Tribunale di Milano confermerà il grave rischio per la salute, dovrà fermare le attività. Il Presidente della sezione imprese, Angelo Mambriani, fisserà la data dell’udienza conclusiva a settembre.

Firmato da:

– Associazione Genitori tarantini
– APS Lovely Taranto
– Associazione Nobilissima Taranto
– Associazione Noi
– A.N.T.A. Ass. Naz. per la Tutela dell’Ambiente
– Associazione PeaceLink
– Associazione Pittaggio del Baglio
– APS Follow Your Sun
– Associazione Taranto Lider
– Comitato 16 Novembre OdV
– Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
– Comitato Donne e Futuro per Taranto Libera
– Comitato per il Parco del Mar Piccolo
– Comitato Qualità della Vita
– Comitato Quartiere Tamburi
– ANIEF Sindacato Scuola
– L.M.O. Sindacato Lavoratori Metalmeccanici Organizzati
– Fotografi per passione Taranto

E da:

– Alessandro Bergonzoni, scrittore e attore
– Mimmo Cavallo, cantautore
– Rosa D’Amato, già europarlamentare
– Patrizia Garganese, attrice e conduttrice televisiva
– Fiorella Mannoia, cantante
– Daniela Miglietta (Mietta), cantante e attrice
– Valentina Petrini, giornalista
– Romina Power, cantante e attrice
– Michele Riondino, regista e attore
– Andrea Rivera, comico e attore
– Vauro Senesi, giornalista e vignettista

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