Tra maggio e giugno del 2020 avevano tentato di estorcere 3mila euro al mese a un imprenditore di Putignano (Bari), con ripetute “condotte violente e minacciose”, come scrivono gli inquirenti. A ottobre 2020, invece, avrebbero rapinato il figlio 23enne dello stesso imprenditore in un ristorante di Turi, strappandogli una collanina d’oro e tre ciondoli (dal valore di 1500 euro), dopo aver picchiato sia la vittima che un suo amico, di 21 anni.
I carabinieri di Gioia del Colle hanno eseguito sei ordini di carcerazione nei confronti di altrettanti imputati, tutti di Putignano, condannati definitivamente a pene comprese tra i 9 mesi e i sei anni di reclusione. Agli imputati (per due dei quali la pena è stata sospesa) sono contestati a vario titolo i reati in concorso di tentata estorsione aggravata, rapina aggravata e lesioni personale aggravate.
Le indagini, condotte dai carabinieri, sono state coordinate dalla Dda di Bari, mentre gli ordini di carcerazione sono stati emessi dalla Procura generale di Bari. In carcere sono finiti Vito Maggi (25 anni), condannato a 2 anni e 5 mesi; Fabio Posa (33 anni), condannato a 2 anni e 11 mesi; Davide Serafino (22 anni), condannato a sei anni e un mese; Michele Calabrese (24 anni), condannato a 9 mesi di reclusione.
La pena è stata sospesa per il 25enne Luigi Carrassi (tre anni di reclusione) e per il coetaneo Vito Giardino, condannato a un anno e otto mesi.
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