Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Brindisi, estorsione ai trafficanti: il boss resta in silenzio

BRINDISI – Accusato di aver cercato di estorcere parte dei guadagni ai trafficanti arrestati dalla Guardia di Finanza di Brindisi la scorsa settimana, il boss mesagnese Giovanni Donatiello, ristretto nel carcere di Rovigo, è rimasto in silenzio davanti al Gip.

La nuova accusa

Il Gip di Lecce Cinzia Vergine, nelle quasi 500 pagine di ordinanza contenenti le trascrizioni di numerose intercettazioni, mette Donatiello in collegamento con un altro indagato, Donatiello, l’oritano Fabrizio Russo, irreperibile. Secondo gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, “5 Lire” aveva “montato” i suoi uomini chiamati a recuperare danaro da quei traffici di droga importata in terra messapica dal presunto gruppo brindisino. Una richiesta, quella del clan mesagnese, da 60mila euro, che avrebbe così costretto i trafficanti a prendere delle contro misure.  Su questo presunto coinvolgimento su cui il boss, interrogato dal Gip, avrebbe potuto dire la sua, ma Donatiello, difeso dagli avocati Marcello Falcone e Dario Budano, ha scelto la via del silenzio. Ancora una volta.

About Author