Roberto D’Aversa. allenatore dell’Empoli, ha condiviso un’esperienza personale e toccante durante un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio. “Ho letto recentemente la storia della figlia di Roberto Mancini, discriminata per una malformazione al viso. Mi ha colpito molto. Credo che non ci sia niente di cui vergognarsi,” ha dichiarato il tecnico, che negli ultimi mesi ha affrontato una paresi facciale momentanea.
D’Aversa ha raccontato l’inizio del suo problema: “Mi sono svegliato e la bocca non rispondeva più. Mi stavo lavando i denti e mi sono accorto che non sentivo i sapori da due giorni. Così sono andato all’ospedale. È un disagio temporaneo che sta migliorando giorno dopo giorno”.
Nonostante la difficoltà, l’allenatore ha deciso di non fermarsi. “Sono andato in campo, davanti alle telecamere, senza nascondermi. Volevo rassicurare chi mi vuole bene, ma soprattutto dimostrare solidarietà a chi vive queste condizioni in modo permanente, fin dalla nascita. Penso a chi subisce bullismo o discriminazione per problemi fisici”, ha aggiunto.
D’Aversa ha poi concluso con una riflessione personale: “Sto prendendo farmaci e passerà. Se penso alle sfide che sta affrontando mia madre, mi rendo conto che i problemi veri sono altri”.
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