Mettere fine all’emergenza ambientale a Taranto puntando sull’idrogeno e la produzione di acciaio pulito. E’ questa la mission che il governatore Michele Emiliano ha presentato martedì scorso al primo Italian Hydrogen Summit organizzato da H2it -Associazione italiana idrogeno.
“In Puglia abbiamo in ballo una delle sfide più urgenti e interessanti, cioè la decarbonizzazione dell’ex Ilva, la più grande acciaieria d’Europa – ha detto Emiliano -. Il Governo Draghi ha acconsentito di realizzare i primi due forni a riduzione diretta, che non è in realtà una novità tecnologica assoluta, ma consentirebbe di fare a meno dell’utilizzo del carbon coke e quindi di cambiare il sistema produttivo dell’acciaio dal ciclo integrato alla riduzione diretta, mantenendo altissima la qualità. Questo avrebbe come conseguenze sull’ambiente la riduzione delle emissioni quasi del 90%. Ora per far funzionare i forni a riduzione diretta c’è ovviamente l’ipotesi del gas, che può essere un’ipotesi transitoria per passare poi all’utilizzo dell’idrogeno”.
Emiliano ha poi evidenziato che “il presidente Franco Bernabè ha sostanzialmente già appaltato il progetto per la costruzione di questi due forni e soprattutto sta costruendo accordi industriali con produttori di energia elettrica e d’idrogeno per poter dar vita all’alimentazione dei forni a idrogeno, cosa che ovviamente rappresenterebbe l’optimum dal punto di vista sia industriale che ambientale”. “Non possiamo perdere la battaglia dell’hydrogen valley di Taranto perché – ha concluso – investire nell’innovazione tecnologica del settore acciaio è centrale”
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