BARLETTA – Il modello Emiliano per rilanciarsi alle prossime amministrative. Il Partito Democratico guarda con attenzione alle evoluzioni di Barletta e lo fa con i vertici locali che si predispongono alle possibili soluzioni in vista dell’imminente tornata elettorale.
Nella città della Disfida si è svolto il consiglio direttivo dem, che ha reso più flessibili i paletti della prossima coalizione. Alla presenza della senatrice Assuntela Messina, del segretario regionale Marco Lacarra e del capogruppo in regione Filippo Caracciolo, la proposta ratificata è stata quella del segretario cittadino Rosa Cascella: allargare la squadra delle prossime elezioni aprendo le porte a tutte le forze democratiche e moderate, anche nel caso in cui siano riconducibili al centro-destra.
Una linea che punta a scavalcare le strette appartenenze politiche per favorire un progetto di rilancio comune della città. L’idea ha subito trovato l’appoggio de La Buona Politica e di Cantiere Barletta, le prime due liste civiche a sposare la stessa strategia.
Ancora in stand-by la posizione di Scelta Popolare, Lealtà e Progresso e Forza Barletta, che hanno mostrato interesse nelle ultime settimane senza però schiodarsi, al momento, dal vincolo del centro-destra. Già fuori da possibili confronti il Movimento 5 Stelle, che mantiene una linea contraria al civismo, in particolare quello dell’ex sindaco Cosimo Cannito, così come il modello Emiliano del PD cittadino rischia di allontanare l’ala della sinistra riconducibile a Carmine Doronzo.
Con questi presupposti, il Partito Democratico traccia le linee guida che porteranno alla scelta di un candidato sindaco. L’unico nome attualmente ufficiale è proprio quello di Cannito, che si ricandiderà ma con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Cercando, a questo punto, di strappare al PD le forze civiche che non condivideranno la nuova strategia.
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