È stato inutile il tentativo di coprire il volto con sciarpe e cappelli mentre, dalla curva dello stadio San Sabino di Canosa di Puglia (Barletta – Andria – Trani) si agitavano accendendo fumogeni. Perché gli agenti della polizia scientifica e del locale commissariato sono riusciti a identificarli.
Si tratta di zio e nipote – rispettivamente di 39 e 24 anni – che assieme a un altro tifoso 54enne sono stati raggiunti da Daspo, provvedimento che vieta loro l’ingresso in stadi e palazzetti dello sport. A firmarli è stato il questore Roberto Pellicone.
I tre, tutti di Canosa, lo scorso 4 dicembre, in occasione della gara valida per la 12a giornata del campionato di Eccellenza tra Canosa e Ortanova, erano sugli spalti della zona dello stadio dedicata ai supporter dei padroni di casa quando avrebbero usato fumogeni “creando pericolo per l’incolumità” degli altri tifosi.
Il 39enne e il 24enne per un anno non solo non potranno entrare nello stadio della città e assistere alle partite, ma non potranno sostare nelle aree vicine al parcheggio “due ore prima e due ore dopo” le gare.
Al 54enne invece, già destinatario di un precedente provvedimento dello stesso tipo, per i prossimi cinque anni è stato vietato l’ingresso in qualsiasi stadio d’Italia, sia che ospiti gare professionistiche sia amatoriali, e avrà anche l’obbligo di presentarsi al commissariato 30 minuti dopo l’incontro di calcio del Canosa, sia che giochi in casa sia in trasferta.
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