Ciò che è accaduto domenica al termine del match di Eccellenza fra Ginosa e Racale ha comprensibilmente sollevato tante polemiche. Al triplice fischio del direttore di gara un calciatore del Racale ed un componente dello staff sanitario del Ginosa hanno acceso una vera e propria zuffa, che ha ben presto visto protagonisti anche altri calciatori e non solo. Entrambe le società hanno provato a fare chiarezza su quanto accaduto, chiaramente con due versioni dei fatti differenti. Ai nostri microfoni sono dunque intervenuti i due presidenti: prima Gianluca Catucci del Ginosa, poi Francesco Cimino del Racale.
GIANLUCA CATUCCI, GINOSA: “Dopo il gol del pareggio, i giocatori del Racale hanno esultato nei pressi della nostra panchina. Almeira su tutti. Alcuni gestacci non sono piaciuti a chi c’era sulla nostra panchina, ed è ciò che il massaggiatore ha detto ad Alemira dopo il triplice fischio. Il ragazzo poteva andar via senza reagire, non sarebbe accaduto ciò che invece è successo”
FRANCESCO CIMINO, RACALE: “Il massaggiatore del Ginosa ha spintonato e insultato Almeira, che trovandosi in una condizione di disagio ha reagito togliendogli il cappellino dalla testa, quasi come a volergli chiedere di smetterla. A quel punto però il ragazzo è stato colpito sul viso, e dopo essere stato anche afferrato per la gola ha reagito per divincolarsi. Da lì è successo il finimondo. Mi auguro che il massaggiatore possa rendersi conto del proprio errore. Se così sarà, chiuderemo il discorso con una stretta di mano, provando a dimenticare una brutta vicenda che con il calcio ha ben poco a che fare”.
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