Dal sogno Serie D alle dimissioni della società, il passo, in casa Manduria, è stato breve. Inizio di 2024 da incubo per i biancoverdi: le due sconfitte consecutive maturate contro Ginosa e Novoli hanno generato la contestazione di una parte della tifoseria, dinamica che ha indotto il presidente Vinci e l’intero staff dirigenziale a rassegnare le dimissioni con effetto immediato.
In realtà, una minima percentuale che il patron messapico ci ripensi esiste, ma la situazione potrebbe rimanere identica con effetti deleteri. Si discute anche della possibilità che il Manduria non si presenti in campo domenica 21 gennaio per la disputa dell’andata della finale di Coppa Italia contro il Molfetta, mossa che sancirebbe una crepa definitiva tra club e tifoseria. Tanti i messaggi di solidarietà nei confronti di Vinci ed innumerevoli le richieste di far sì che possa tornare sui suoi passi, ma di certo il momento non è dei più delicati: Ugento ora a +4, Massafra potenzialmente secondo in coabitazione con i biancoverdi.
Il futuro è tutto da scrivere, ma per il Manduria l’entusiasmo per l’attesa verso la finale di Coppa è svanito quasi del tutto.
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