“La società 𝗔𝗦𝗗 𝗕𝗼𝗿𝗴𝗼𝗿𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗠𝗼𝗹𝗳𝗲𝘁𝘁𝗮 intende esprimere tutto il proprio dissenso per quanto accaduto oggi allo Stadio “G. Ventura” in occasione 17^ giornata di Eccellenza pugliese. Pur essendo consapevoli dell’antipatia sportiva che abbiamo conquistato nella stagione scorsa vincendo 2 volte su 2 in campionato e condizionando fortemente la corsa promozione del Bisceglie nel 2023, reputiamo del tutto 𝗜𝗡𝗔𝗖𝗖𝗘𝗧𝗧𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘 quanto accaduto oggi, dentro e fuori dal campo”, si legge in una nota del club pubblicata sui social.
“Siamo una società nata solo nel 2014, quindi senza il blasone di chi era tra i professionisti fino a qualche anno fa ma, al tempo stesso, cerchiamo di portare avanti i nostri valori in qualsiasi divisione, dalla Terza Categoria fino al massimo campionato regionale e così faremo anche in futuro, qualsiasi sia il destino della stagione in corso”,
Ci teniamo a rendere noto a tutti quanto tristemente accaduto nel pomeriggio odierno: i nostri accreditati e dirigenti, in tribuna come da accordi tra le società e in virtù di quanto accaduto in tutti i precedenti sia a Molfetta che a Bisceglie, sono stati spostati al 35′ del primo tempo dopo una lunga serie di minacce dei “tifosi” di casa. Il motivo? La semplice esultanza per un nostro gol, tra l’altro senza inveire contro nessuno e senza reazioni diverse rispetto a quanto fatto a parti invertite, qualche mese fa, al “Paolo Poli””, spiegano.
”In seguito agli atteggiamenti minacciosi di alcuni sostenitori di casa, è stato necessario l’intervento dei Carabinieri per calmare gli animi, inquieti anche per via del risultato momentaneo di svantaggio, da parte di qualche spettatore biscegliese. La cosa più scandalosa è avvenuta all’intervallo della partita, quando un dirigente del Bisceglie, si è presentato senza alcuna autorizzazione davanti allo spogliatoio ospite, minacciando con veemenza il nostro difensore 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗦𝗰𝗮𝗿𝗶𝗺𝗯𝗼𝗹𝗼, colpito da uno schiaffo in pieno volto dallo stesso dirigente e sostituito già prima del secondo tempo di gioco per via dello stato emotivo alterato dalla provocazione subita e influenzando, seppur indirettamente, l’andamento della partita”, si legge ancora nella nota.
”Esprimiamo grande amarezza anche per quanto riguarda la gestione dell’ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine, abili a far spostare i nostri tesserati nel settore ospiti, tra le altre cose inagibile, per poi farli passare a fine partita nello stesso tragitto dei tifosi di casa che, ancora una volta, hanno insultato e aggredito verbalmente il nostro staff e i nostri accreditati, alla presenza anche di mogli, fidanzate e bambini, solo per il fatto di appartenere a un’altra squadra”.
“GLi elementi sopracitati sono talmente vergognosi che fanno passare in secondo piano le sviste della terna arbitrale su cui torneremo quando saranno disponibili le immagini della partita. 𝗡𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼: 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗼𝗶”, conclude la nota del Borgorosso Molfetta.
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