BARI – Lo avrebbero prelevato da casa, portato in un box del quartiere San Paolo di Bari e, dopo averlo legato a una sedia, lo avrebbero picchiato per farsi consegnare 1100 euro, necessari per la sua liberazione e per saldare un debito di droga. L’incubo sarebbe durato per diverse ore, i presunti aguzzini avrebbero anche accompagnato la vittima dai parenti per riscuotere parte delle somme, per poi riportarlo nel box. Una volta ottenuto il tutto, l’uomo sarebbe stato finalmente liberato con traumi alla spalla, all’avambraccio, al gomito, a una mano e a una caviglia guaribili in cinque giorni.
Per questo, la Dda di Bari ha chiesto la condanna a 20 anni di reclusione per quattro imputati (il 31enne Saverio Caputo, il 28enne Mario Milella, il 32enne Michele Metta e il 24enne Giovanni De Giosa) accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, reati aggravati dal metodo mafioso. Milella e Caputo, per gli inquirenti, sono affiliati al clan Strisciuglio e operano proprio nel quartiere San Paolo.
I fatti si riferiscono all’aprile 2024, i quattro sono a giudizio in abbreviato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pm della Dda Marco D’Agostino, i quattro avrebbero agito con “particolare spregiudicatezza e violenza”, in pieno giorno, “con particolare efferatezza e a volto scoperto (…) senza temere di essere riconosciuti”, come scritto nel capo d’imputazione. L’udienza è stata rinviata al prossimo 12 maggio per la sentenza.
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