Tra i 16 arrestati oggi nell’operazione della Dda di Genova sul traffico internazionale e spaccio di droga c’è anche Domenico Milella, 44enne barese collaboratore di giustizia dal 2020. Milella è stato a lungo braccio destro del boss del quartiere Japigia di Bari, Eugenio Palermiti, e ha iniziato il suo percorso di collaborazione oltre quattro anni fa, dopo l’arresto per un omicidio per mafia per il quale è stato recentemente condannato – in appello – a otto anni di reclusione. Da allora, viveva con la famiglia in una località protetta. Le indagini della Dda genovese (agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di traffico internazionale droga, spaccio, rapina, ricettazione e violazione delle norme in materia di armi) hanno consentito di individuare un gruppo di collaboratori di giustizia pugliesi, ma residenti in Liguria, dedito allo spaccio. Le testimonianze di Milella hanno aiutato gli inquirenti baresi in un gran numero di indagini sulla criminalità organizzata, l’ultima delle quali è stata quella denominata ‘Codice interno’ che ha rivelato i presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria a Bari. Nell’ambito di quell’inchiesta è stato arrestato (ed è in carcere dal 26 febbraio) l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, che per la Dda avrebbe raccolto i voti della malavita per favorire l’elezione al consiglio comunale di Bari, nel 2019, della moglie Maria Carmen Lorusso (tornata da qualche settimana in libertà dopo circa otto mesi ai domiciliari). Per quell’inchiesta gli inquirenti si sono serviti anche di altri collaboratori di giustizia. (ANSA).
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