BARLETTA – Dopo un contenzioso durato nove mesi, si sbloccano i lavori per il dragaggio del porto di Barletta. Il Consiglio di Stato si è ufficialmente espresso sulla regolarità della gara, confermando l’assegnazione delle operazioni al consorzio composto da Nuova Oceanus Orca di Trani e Impresa Lavori Marittimi di Ancona, ribaltando il verdetto del TAR che aveva invece accolto l’impugnazione di un’altra azienda barlettana che aveva partecipato alla gara.
Sbloccato l’iter, si potrà partire con le operazioni di dragaggio. Entro la fine di gennaio si procederà alla sottoscrizione del contratto con le due aziende e alla cantierizzazione del porto, con il primo intervento tecnico denominato Bonifica Ordigni Bellici. Un’operazione che durerà 90 giorni e che sarà l’unica fase di lavoro fino ad inizio estate, come da disposizioni in materia di tutela ambientale.
A fine settembre comincerà il dragaggio vero e proprio, che consisterà nell’aspirazione del sedimento con tecnologie moderne e finalizzate ad evitarne lo spargimento sul fondale. Le operazioni dureranno 240 giorni.
Costo dei lavori fissato in 6 milioni di euro, stanziati dalla Regione Puglia. Il fine ultimo del dragaggio del porto di Barletta è quello di effettuare una manutenzione dei fondali e ripristinare le quote di profondità preesistenti. L’intervento interesserà poco meno di 10 ettari nei pressi dell’imboccatura del porto e permetterà l’unione ad un canale profondo 8 metri fino alle banchine commerciali 3, 4 e 5 del molo di Ponente. Il beneficio principale, in termini di traffico marittimo, sarà quello di poter ospitare imbarcazioni fino a 10mila tonnellate.
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