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Donazione organi: cresce numero dei “no”, ma 60% degli italiani dice sì

Trento la città e la provincia più generosa d’Italia. Verceia guida la classifica dei comuni

Crescono in Italia le opposizioni alla donazione di organi e tessuti espresse al momento del rinnovo della Carta d’identità elettronica, ma i consensi restano comunque maggioritari.

Secondo i dati diffusi dal Centro nazionale trapianti (Cnt) in vista della Giornata nazionale della donazione dell’11 aprile, tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2025 le dichiarazioni di contrarietà sono salite del 3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le astensioni sono calate dello 0,6%.

Su circa 950mila dichiarazioni raccolte, in 380mila casi (39,7%) è stato espresso un rifiuto alla donazione post mortem, mentre in 570mila (60,3%) è arrivato il consenso.

A guidare la classifica della generosità è ancora una volta Trento, prima sia tra le città con oltre 100mila abitanti (con il 73,6% di “sì” e solo il 22,4% di “no”) sia tra le province e regioni italiane, seguita da Valle d’Aosta e Sardegna. Sul fronte dei comuni, svetta Verceia (Sondrio), dove su 158 cittadini che hanno rinnovato la CIE, ben 138 hanno dato il consenso, uno solo si è opposto e 19 si sono astenuti.

Sul podio della generosità anche Cinte Tesino (Trento) e Longano (Isernia), mentre Geraci Siculo (Palermo), che aveva occupato il primo posto per tre anni consecutivi, scende al quarto posto.

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