Roma – La minaccia di uno strappo sul dl Aiuti aleggia ancora a Montecitorio da parte dei 5 Stelle. Dopo il sì alla fiducia ottenuto alla camera, i pentastellati, che sul testo hanno annunciato l’astensione devono ancora decidere come votare al Senato, dove il decreto approderà con tutta probabilita giovedì 14 luglio. Un banco di prova e un dato politico per Draghi che qualora si instaurasse obbligherebbe il Premier a chiedere una verifica sull’esecutivo al colle. Il leader M5S Giuseppe Conte intanto attende ancora risposte sul documento presentato che contiene i 9 punti che deterrninerrano la permanenza nel governo. Ma questa è una maggioranza divisa anche sul fronte dei diritti. Da un lato la Lega pronta a dare battaglia su cittadinanza ai minori stranieri e uso della cannabis dall’altra il Pd convinto delle sue proposte
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