”Il progetto di un grande dissalatore alla foce del fiume Tara, finanziato dal PNRR per circa 70 milioni di euro, è motivo di forte preoccupazione per la comunità tarantina. Nonostante l’intento di fornire una soluzione alla crescente domanda di acqua potabile, l’impatto di tale opera rischia di essere devastante per l’ambiente e la popolazione locale”. Lo scrive in una nota il Gruppo territoriale del M5S.
“La portata del fiume Tara è già compromessa: lo stabilimento siderurgico preleva il 5% delle risorse idriche per usi industriali, mentre numerosi agricoltori si affidano a pozzi artesiani per le loro attività. L’aggiunta del dissalatore potrebbe esaurire ulteriormente il corso d’acqua, distruggendo uno dei pochi sistemi idrici della provincia di Taranto e un’oasi ambientale di grande valore storico e simbolico”, continua la nota.
“Sebbene il riscaldamento globale imponga soluzioni per fronteggiare la siccità, esperti del settore indicano alternative più sostenibili al dissalatore. La richiesta alla Regione Puglia è chiara: destinare i fondi del PNRR a progetti di sviluppo territoriale capaci di diversificare l’economia locale e creare nuova occupazione, evitando investimenti in opere considerate inutili e dannose. La comunità tarantina non intende accettare un altro sacrificio ambientale a scapito del proprio territorio”, conclude la nota del M5S Taranto.
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