ACQUAVIVA DELLE FONTI- Il modus operandi era sempre lo stesso: tra le 4 e le 6 del mattino arrivavano sul posto del delitto in quattro, a bordo di una utilitaria di colore scuro, e mentre il palo li copriva, gli altri tre forzavano un’auto e la rubavano: sono stati trasferiti nel carcere di Bari tre uomini di Bitonto che avrebbero commesso dieci furti e due tentati di auto tra Acquaviva della Fonti e Castellana Grotte.
Sono stati i carabinieri della stazione di Acquaviva delle Fonti, nel pomeriggio di ieri, 18 gennaio, a dare esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese.
Nell’inchiesta vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza – a seguito di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – nel procedimento a carico di tre soggetti, indagati per furti aggravati di autovetture.
I nomi degli indagati, tutti di Bitonto
Secondo l’impostazione accusatoria, gli indagati, T.G. 53enne, M.O. 48enne, S.V. 42enne, tutti di Bitonto, avrebbero consumato, in concorso tra loro, dieci furti e due tentati furti di autovetture parcheggiate nella pubblica via, nel centro abitato di Acquaviva delle Fonti e, in un’occasione, a Castellana Grotte.
L’inizio dell’attività d’indagine: la denuncia di un furto
I provvedimenti scaturiscono da un’indagine avviata nel mese di aprile scorso – a seguito della denuncia del furto di un veicolo presentata dalla proprietaria alla stazione carabinieri di Acquaviva delle Fonti – e condotta dai militari fino al mese di settembre. In particolare, dalla visione delle immagini di videosorveglianza estrapolate da un esercizio commerciale vicino al luogo ove si era consumato il primo furto, i militari sono riusciti a individuare l’auto utilizzata dagli autori, un’utilitaria di colore nero. Grazie a mirati servizi di osservazione, supportati da attività tecnica di geolocalizzazione, i carabinieri hanno quindi identificato l’utilizzatore del veicolo e i suoi complici, ricostruendo tutti i loro spostamenti e il “modus operandi”, anche grazie alle varie immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nelle aree in cui sono state asportate le autovetture.
I dieci furti di auto tra il mese di febbraio e settembre 2021
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, allo stato (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), gli odierni indagati si sarebbero resi responsabili di 10 furti e a 2 tentativi di furto di auto, dal mese di febbraio a quello di settembre 2021, sempre tra le 4 e le 6 del mattino.
L’inseguimento dopo un furto auto a Gioia del Colle
Nel corso delle indagini, il 16 settembre scorso, tutti e tre gli indagati erano stati già arrestati dai militari di Acquaviva delle Fonti, in flagranza di reato, perché sorpresi, subito dopo aver asportato una macchina a Gioia del Colle. In quella circostanza, due degli indagati avevano tentato la fuga a bordo del veicolo rubato e furono inseguiti per oltre 40 chilometri, fino a raggiungere la strada provinciale 90 “Sannicandro-Bitetto” dove, a causa della forte velocità, hanno perso il controllo del mezzo, andandosi a schiantare contro un albero di ulivo dislocato lungo ciglio stradale. Il terzo complice, con funzioni di palo, era stato sorpreso a bordo dell’utilitaria nera utilizzata per i colpi.
I tre soggetti, due dei quali gravati da recidive specifiche, sono stati associati presso la casa circondariale di Foggia. L’operazione odierna rientra in un complesso di attività, condotte dai carabinieri del comando provinciale di Bari e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, che sono finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati predatori.
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