Dal doppio derby play-off sembra passata un’era calcistica, ma così non è. Cerignola e Foggia si ritrovano l’una davanti all’altra, non più soltanto geograficamente ma anche sul campo, sette mesi dopo quel primo turno nazionale play-off che resterà nella storia della Serie C.
Gli entusiasmi con cui le due squadre diedero vita a quell’incredibile derby sono ormai svaniti, quello di lunedì sera sarà un autentico crocevia. Cerignola e Foggia sono in bilico e non possono sbagliare, la stagione, per entrambe, si sta rivelando più complicata del previsto: i gialloblù sono affetti da una “pareggite acuta” che ha spazientito la piazza ma anche la società, finora restia a prendere decisioni avventate ma pronta ad intervenire nel caso in cui la situazione non dovesse cambiare; i rossoneri, reduci da un tracollo in termini di risultati, vivono un periodo nero, specialmente dal punto di vista offensivo. Sarà, dunque, un derby di Capitanata dal peso specifico notevolissimo: Tisci non può permettersi di fallire un appuntamento sentitissimo da società e tifosi, Cudini è rimasto in discussione dopo il grigio pareggio maturato contro il Potenza.
Il “Monterisi” non desta bei ricordi al Foggia, travolto in entrambe le gare della passata stagione: otto reti incassate in centottanta minuti da un Cerignola scatenato, la furiosa contestazione dopo l’andata play-off, sconfitte e reazioni pesanti ma nascoste, anzi svanite nel nulla, grazie all’impresa avvenuta quattro giorni dopo nei quindici minuti più assurdi della passata stagione. Un finale che lanciò il Foggia in una cavalcata terminata ad un centimetro dal sogno e dall’altra parte segnò la fine del triennio Pazienza a Cerignola. Ma quella è ormai un’altra storia, il presente racconta di due squadre in difficoltà: un derby nel quale ci si gioca tutto, un pari non risolverebbe nulla, soltanto una potrà uscirne indenne.
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