Le Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie radioattive (Cnai), diffusa oggi, è stata preparata dalla Sogin, la società pubblica per lo smantellamento degli impianti nucleari, che dovrà realizzare e gestire l’impianto. I 51 siti sono raggruppati in 5 zone ben precise, su 6 regioni.
In PIEMONTE (5 siti) la zona adatta è in provincia di Alessandria, nei comuni di Bosco Marengo, Novi Ligure, Alessandria, Oviglio, Quargnento, Castelnuovo Bormida, Sezzadio, Fubine Monferrato.
Il LAZIO ha il maggior numero di siti idonei (21), tutti nel viterbese, nei comuni di Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Arlena di Castro, Piansano, Tessennano.
In SARDEGNA, gli 8 siti sono concentrati fra la provincia di Oristano e quella di Sud Sardegna, a Albagiara, Assolo, Usellus, Mandas, Siurgius Donigala, Segariu, Villamar, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna, Nurri, Ortacesus, Guasila.
Fra PUGLIA e BASILICATA sono concentrati quindici siti: fra la provincia di Matera (Montalbano Jonico, Matera, Bernalda, Montescaglioso, Irsina) e i comuni di Altamura, Laterza e Gravina, con una appendice nel Potentino, a Genzano di Lucania.
In SICILIA si trova la quinta e ultima zona, nel trapanese, con 2 aree idonee a Calatafimi, Segesta e Trapani.
I CRITERI ADOTTATI – Nel 2021 Sogin aveva pubblicato una prima Carta di 67 aree potenzialmente idonee, la Cnai, basata su 28 criteri di sicurezza fissati dall’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. Fra questi criteri, la lontananza da zone vulcaniche, sismiche, di faglia, a rischio dissesto, e da insediamenti civili, industriali e militari.
Sono escluse le aree naturali protette; quelle oltre i 700 metri sul livello del mare; a meno di 5 km dalla costa; con presenza di miniere e pozzi di petrolio o gas; di interesse agricolo, archeologico e storico. E’ richiesta infine la disponibilità di infrastrutture di trasporto.
Sulla prima lista di 67 siti è stata aperta una consultazione pubblica con gli enti locali e i cittadini interessati, al termine Sogin ha stilato la lista finale dei 51 siti idonei.
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