Due leader del gruppo No vax “guerrieri ViVi” sono stati denunciati dalla Polizia di Genova con una terza persona. L’accusa è associazione segreta e istigazione all’interruzione di un servizio di pubblica necessità; i canali del gruppo in rete sono stati oscurati. Un anno fa le indagini avevano portato alla denuncia di altre 24 persone appartenenti al gruppo.
Secondo gli investigatori, l’attività di proselitismo e istigazione a delinquere del gruppo ha preso di mira rappresentanti e appartenenti all’ordine dei medici istituzionali attraverso commenti “violenti”, postandoli in maniera coordinata e ripetitiva sui profili social delle vittime, soprattutto di chi esprimeva opinioni a favore dei vaccini, imbrattando con scritte in vernice rossa le sedi di alcune Asl, hub vaccinali, ospedali, ordini dei medici, scuole, sedi di alcuni sindacati e testate giornalistiche.
Con la conclusione delle restrizioni legate alla pandemia, il gruppo No vax non ha interrotto la propria attività e si è orientato verso gli argomenti dei sistemi di pagamento e di identità digitale, dei cambiamenti climatici, del 5G, attaccando in rete, con lo stesso modus operandi, talvolta anche con minacce, chi esprimeva opinioni a favore dello sviluppo di queste tecnologie o tematiche. Gli attacchi erano coordinati su gruppi Telegram creati ad hoc e sugli stessi gruppi venivano poi pubblicizzate le incursioni, con immagini o screenshot di quanto vandalizzato.
Sono state create anche alcune sfide con cui i promotori invitavano gli adepti a compiere azioni illecite, come posizionare striscioni o adesivi ritraenti il logo del gruppo su sedi Istituzionali, in una sorta di gara che prevedeva un premio in bitcoin da assegnare all’autore dell’ azione più eclatante.
potrebbe interessarti anche
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Pasti biancazzurri, l’iniziativa solidale dei tifosi del Matera
Pedopornografia, condanna definitiva: in carcere 65enne di Mesagne
Bari, sequestro da tre milioni a finto avvocato