LECCE – Il sindaco Carlo Salvemini interviene sulla protesta dei residenti delle marine leccesi, il primo cittadino si è infatti recato dai cittadini sotto Palazzo Carafa riportando sul suo profilo social quanto emerso dal confronto:
“Stamattina ho voluto personalmente confrontarmi con i manifestanti delle marine di Torre Chianca e Frigole che, accompagnati da striscioni, fischietti e megafono, mi hanno rimproverato per le situazioni di disagio che vivono.
Precisando loro, anzitutto, che se mi avessero chiesto un incontro li avrei accolti in Comune come quotidianamente faccio con i miei concittadini.
Ho ascoltato le loro richieste: più puntualità negli sfalci del verde; realizzazione di reti per acqua e fogna. Queste le priorità, che ben conosco e condivido.
Ho ricordato che le marine di Lecce saranno interessate nei prossimi anni da un imponente investimento pubblico grazie a diverse fonti: il Contratto istituzionale di Sviluppo (che assegna circa 28 milioni alla rigenerazione del nostro paesaggio costiero); l’investimento dell’AQP (di circa 12 milioni) per la realizzazione di fogna bianca e nera nel comprensorio San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda. Progetti e finanziamenti che hanno bisogno di tempo per essere eseguiti ma che ci sono e vanno valorizzati. Che rappresentano il più importante piano di trasformazione del nostro litorale, che non ci è stato regalato. Ma è il frutto di un lavoro enorme, di una volontà politica ferrea e della collaborazione tecnica di uffici comunali e consulenti, destinato a compiersi al di là di chi governerà nei prossimi anni.
L’investimento sul futuro non ci ha distratto dal presente. Abbiamo esteso la raccolta differenziata porta a porta in tutte le marine, ottenendo più pulizia e meno abbandoni. Reso più razionale il trasporto pubblico potenziandolo nel periodo estivo. Razionalizzato il servizio del verde con Lupiae garantendo maggiore sistematicità di intervento.
Consapevoli che non è possibile cambiare tutto e in fretta quando ci si trova in difficoltà finanziarie e organizzative, di fronte a problemi che sono radicati nel tempo.
Ho chiesto loro pazienza e comprensione. E ribadito la disponibilità ad incontrarli presto per discutere insieme possibili proposte di collaborazione tra amministrazione e cittadinanza attiva.
Perché le marine, come la città, si cambiano insieme. La trasformazione non è mai un evento, ma un processo; non una delega, ma un patto di collaborazione”.
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