Stornarella, daspo urbano a pusher ritenuto pericolo sociale: niente bar e locali della movida

STORNARELLA- Gli è stato vietato di entrare nei bar e negli altri locali della movida di largo Risorgimento, corso Vittorio Emanuele III, via Lamarmora fino a piazza Duomo: un 30enne ha ricevuto il daspo urbano perché pusher socialmente pericoloso.

I carabinieri della stazione di Stornarella, per il tramite della compagnia carabinieri di Cerignola che ha inoltrato apposita formale richiesta al questore di Foggia, hanno ottenuto l’emissione di un daspo urbano ex art. 10 L. 48/2017 nei confronti di un 30enne del posto, che annovera nei suoi recenti trascorsi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto in aree come piazza “Risorgimento” del comune di Stornarella.

Il provvedimento emesso dall’autorità provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e recentemente notificato dai carabinieri vieta per due anni al giovane di fare accesso ai bar e agli altri esercizi pubblici, nonché locali di pubblico trattenimento siti in Stornarella e precisamente in largo Risorgimento, corso Vittorio Emanuele III, via Lamarmora fino a piazza Duomo del comune di Stornarella e anche di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Lo spirito di tale provvedimento amministrativo di pubblica sicurezza è quello di tutelare i luoghi della “movida”, evitando così che il soggetto colpito da daspo possa reiterare nuovamente condotte che possano mettere in pericolo, in modo concreto e attuale, la vita sociale dei posti di ritrovo giovanile del centro cittadino.

Tale atto scaturisce altresì da una valutazione anche della personalità dell’interessato, dai relativi precedenti di polizia, nonché dalle modalità attuate nelle recenti condotte di spaccio di droga registrate sul territorio dai carabinieri, sempre vigili e attenti a tutela delle comunità a loro affidate. La violazione di tale provvedimento costituisce reato e comporterebbe per il relativo trasgressore una sanzione amministrativa compresa tra i dieci mila e i quaranta mila euro, nonché la sospensione della patente di guida dai sei mesi ad un anno.

 

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