Renato Perrini

Cybercrime, Perrini: ‘A rischio cittadini, aziende e istituzioni’

“Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, dove tutto diventa accessibile a tutti. Questa trasparenza ci rende vulnerabili, sia come individui che come aziende e istituzioni. Per questo motivo, in qualità di presidente della Commissione di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, ho convocato il prof. Emanuele Fisicaro per discutere le possibili strategie di prevenzione delle cripto attività a fini di riciclaggio”, scrive in una nota Renato Perrini, presidente della Commissione di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.

“Il cybercrime, un tempo relegato alle trame dei film, è oggi una realtà pervasiva nella nostra quotidianità. In Puglia, si assiste a un incremento dei crimini informatici, sempre più complessi e facilitati dalle nuove tecnologie. La Guardia di Finanza pugliese ha condotto numerose indagini, sequestrando criptovalute per un valore di 639.201 euro”, aggiunge.

“Le sfide al cybercrime sono molteplici. È necessario avanzare tecnologicamente per non essere superati dal crimine e reclutare risorse umane preparate per il nuovo contesto tecnologico. La sicurezza informatica è cruciale per tutti, inclusi gli Enti locali, che non sono esenti dai rischi. Conoscere i limiti e i rischi è essenziale per prevenire incidenti dannosi per servizi e cittadini”, continua Perrini.

“L’approccio alla sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione (PA) non deve essere solo formale. I dati degli enti locali sono un patrimonio importante che va protetto per evitare danni significativi. Nei prossimi mesi, gli enti locali dovranno affrontare il digitale e l’intelligenza artificiale con consapevolezza delle opportunità e delle criticità. La digitalizzazione, spinta dal PNRR, richiede percorsi di formazione adeguati per il personale. La cybersicurezza è fondamentale per garantire l’affidabilità verso i cittadini. Impegnarsi in questo campo significa puntare su formazione, consapevolezza e processi tecnologici e organizzativi adeguati”, conclude Perrini.

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