BARI – Non è in sicurezza la palazzina al civico 16 di via Pinto, quella adiacente alla porzione di edificio rimasto ancora in piedi al civico 6, il cui resto è crollato esattamente una settimana fa, mercoledì 5 marzo, dopo un’ordinanza sgombero datata 24 febbraio 2024 e l’inizio dei lavori di consolidamento avviati appena una decina di giorni prima. E così, mentre le ruspe sono entrate in azione per spostare le macerie e crearsi un varco per raggiungere la porzione di edificio ancora in piedi da demolire in maniera controllata, il Comune di Bari, con un’ordinanza ad hoc, ha dichiarato inagibile l’edificio prevedendone lo sgombero definitivo fino a quando non sarà messo in sicurezza.
La storia, dunque, si ripete. A fare la valutazione i vigili del fuoco e i tecnici del comune, insieme agli specialisti in demolizioni che devono dare il via alla rimozione controllata di macerie e porzione di palazzina. Il solaio dei piani 3 e 4 del civico 16 si appoggia sulla muratura in adiacenza a quella della palazzina al 6, muratura che versa in condizioni di equilibrio instabile. Il crollo del fabbricato ha innescato un evidente dissesto statico sull’adiacente fabbricato di via Pinto 16″, che ha causato “una generalizzata precarietà delle condizioni di equilibrio della parte sommitale dell’edificio, dove parte degli elementi strutturali risulta priva dell’originaria funzione statica”. Il rischio è l’effetto domino.
Le dichiarazioni del dg Davide Pelledrino
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