Crisi idrica Basilicata, Carabinieri in sedi Arpab, AQL e Acque del Sud

Nella mattinata di giovedì 28 novembre, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Potenza e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno avviato una serie di acquisizioni documentali nelle sedi di Acquedotto Lucano S.p.A., dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata, dell’Autorità di Bacino della Basilicata e della Società Acque del Sud S.p.A. Le indagini mirano a verificare la regolarità delle operazioni messe in atto per affrontare la crisi idrica che colpisce 29 comuni serviti dallo schema “Basento-Camastra”, garantendo al contempo la sicurezza della popolazione coinvolta. In parallelo, con il supporto dell’Asp di Potenza, verranno prelevati campioni d’acqua destinati al consumo umano, che saranno sottoposti ad analisi chimico-fisiche presso un ente terzo.

Da Acquedotto Lucano trapela un clima di serenità e piena disponibilità alla collaborazione con le autorità per fare chiarezza sulla vicenda.

“Vorrei rassicurare tutti, che il nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza, che ringrazio per l’attività che svolgono al fine di dare rassicurazioni all’intera popolazione lucana, in particolare modo alle 29 comunità lucane interessate dalla crisi idrica, si è recata in queste ore presso gli uffici di Arpab, per acquisire le relazioni, i certificati, relativi alle attività di controllo e monitoraggio che abbiamo eseguito sulle acque del fiume Basento”. Lo afferma in un post su Facebook il direttore generale dell’ARPAB, Donato Ramunno. “Ribadisco che i tecnici di ARPAB, sono eccellenti professionisti, che svolgono la loro attività con grande rigore morale e professionale, e la trasparenza è alla base del nostro operato. Accogliamo in modo assolutamente favorevole le attività di controllo delle acque affidate ad un ente terzo, disposte dalla Procura, per dare ulteriori rassicurazioni”, conclude il direttore.

“Le acque del Basento sono potabili. Sono state effettuate analisi approfondite prima di procedere all’utilizzo delle stesse. Dunque accogliamo positivamente l’iniziativa della magistratura di effettuare ulteriori analisi, che confermeranno l’efficacia delle nostre procedure, e rassicureranno ulteriormente i lucani. Continuiamo a lavorare, in accordo con il Presidente e la giunta regionale, affinchè il servizio di erogazione di acqua pubblica sia garantito con continuità, la salute dei lucani sia tutelata, e non si ripresenti mai più nessuna emergenza”. E’ quanto dichiara l’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta.

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