Massimiliano Del Core, presidente Confagricoltura Bari Bat

Crisi idrica, Confagricoltura Bari Bat: ‘Moratoria debito agricolo’

L’Anbi, l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bacino, lancia l’allarme: “Tra tre settimane non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Centro-Sud”. La situazione è particolarmente grave in Puglia, Abruzzo e Sicilia, dove gli invasi sono quasi vuoti.

La Confagricoltura evidenzia che anche i territori di Bari-Bat sono colpiti duramente: “In soli 8 giorni l’invaso di Occhito, che serve i nostri territori, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi. Confagricoltura Puglia ha chiesto alla Regione di dichiarare lo stato di calamità”.

L’acqua è ormai razionata e i campi rischiano di restare a secco. Le alte temperature stanno costringendo i comuni a limitare le forniture idriche. “Le nostre aziende agricole continuano a lavorare garantendo le forniture ai mercati – afferma Confagricoltura Bari-Bat – ma questa situazione sta mettendo in ginocchio gli agricoltori che rappresentiamo. I pozzi pescano sempre meno acqua di qualità”.

“I danni potrebbero ripercuotersi sulle imprese già in crisi, come quelle della filiera del grano duro dell’alta Murgia, che hanno visto una drastica riduzione della quantità, meno di 20 quintali per ettaro, nonostante la qualità sia stata preservata”. La situazione potrebbe peggiorare anche per l’uva da vino e da tavola, i cui raccolti sono stati anticipati.

“Oltre allo stato di calamità, chiediamo un’intesa per una moratoria dei debiti agricoli e una nuova programmazione di interventi sulle aree rurali colpite, ripensando i modelli di pianificazione idrica” spiega Confagricoltura.

La mancanza di acqua nei periodi estivi è un problema ricorrente. “La nostra agricoltura richiede circa il 60% del consumo d’acqua. Non possiamo andare avanti con misure temporanee, serve una gestione sostenibile dell’acqua, attraverso l’efficienza dei consorzi di bonifica, la reattività dell’Arif e un piano per il recupero e l’utilizzo dei bacini. Non si dovrebbe tralasciare neanche l’idea della dissalazione dell’acqua marina. Solo così si potrà salvaguardare il futuro della nostra agricoltura”.

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