CRISI IDRICA | A Potenza nasce il “Comitato Genitori”

POTENZA – Il 26 novembre 2024 si è costituito a Potenza il Comitato di genitori di bambine e bambini di ogni ordine e grado, che fruiscono del servizio di mensa scolastica comunale. Tale Comitato intende esprimere forte preoccupazione per la grave crisi idrica che sta coinvolgendo la nostra città e i comuni limitrofi, in ragione della soluzione posta in essere dalla Regione Basilicata di utilizzare le acque del fiume Basento per usi quotidiani, inclusa la preparazione degli alimenti per le mense degli Istituti Scolastici e dei nidi comunali.

“Nelle scorse settimane – si legge in un comunicato stampa del Comitato – abbiamo apprezzato la volontà del Sindaco di venire incontro alle legittime preoccupazioni dei genitori, ponendo al tavolo tecnico emergenziale una richiesta di distribuzione nelle scuole – autorizzata dal Commissario e Presidente Vito Bardi – di bottiglie di acqua minerale da usare durante i pasti. Altresì nei nidi comunali e privati sono stati i genitori stessi a fornire bottiglie di acqua utilizzate, fino ad oggi, per bere e per la preparazione dei pasti, come sta avvenendo quotidianamente nelle nostre case. Una scelta che riteniamo prudenziale e di buon senso, soprattutto in riferimento ad una categoria fragile come quella dei bambini, anche in considerazione del fatto che in tale stato di emergenza idrica il giudizio di idoneità per acque da destinare per la prima volta al consumo umano è stato espresso in deroga ai controlli stagionali richiesti dalla legge. Pertanto, rispetto alle disposizioni future che verranno attuate in merito al servizio di mensa scolastica e nei nidi comunali, chiediamo:
1) che si continui ad assicurare alle scuole (e in aggiunta ai nidi comunali e privati autorizzati che dovessero farne richiesta) la fornitura di acqua non proveniente dallo schema idrico Basento-Camastra in tutte le fasi di preparazione dei pasti destinati ai bambini da parte delle cooperative affidatarie del servizio, al fine di scongiurare eventuali rischi per la salute;
2) un incontro con il Sindaco per valutare ulteriori possibili soluzioni a lungo termine.
In questi giorni molti genitori preoccupati stanno ritirando i loro figli dal servizio mensa, costretti a trovare soluzioni alternative.
Riteniamo che questo sia un esito da scongiurare perché la rinuncia – come estrema ratio – ad un servizio pubblico, rappresenta una sconfitta per i cittadini ma anche e soprattutto per le istituzioni che lo garantiscono”.

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