Durante l’udienza del 26 settembre, la Quinta Sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso di rinviare il processo riguardante il crac della Banca Popolare di Vicenza. Il rinvio è stato richiesto dal procuratore generale in attesa della decisione della Corte Costituzionale sulla legittimità della confisca di 963 milioni di euro, al centro del dibattito. La maxi confisca, inflitta agli imputati in primo grado, era stata poi annullata dalla Corte d’Appello di Venezia nell’ottobre 2022, contro la quale la Procura ha presentato ricorso.
Il processo rimane dunque sospeso fino al pronunciamento della Corte Costituzionale, che dovrà stabilire se la sanzione sia proporzionata. “L’udienza davanti alla Corte Costituzionale si terrà a dicembre”, ha dichiarato l’avvocato Antonio Andrisano, sottolineando che i termini di prescrizione sono stati sospesi.
Anche in questa fase, i risparmiatori brindisini, in gran parte provenienti da Francavilla Fontana e altri comuni vicini, hanno confermato la loro costituzione di parte civile, assistiti dagli avvocati Antonio Andrisano e Domenico Attanasi.
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