TARANTO- È un momento storico quello cui hanno aderito decine di mitilicoltori: la cozza nera tarantina è presidio Slow Food e Rinaldo Melucci, candidato sindaco di Taranto, dice che “È l’inizio del riscatto della nostra cultura agroalimentare”.
Le cozze sono il sapore della storia tarantina. Da generazioni i cittadini si riuniscono intorno a questo piatto e si tramandono l’arte del loro allevamento, con tutto l’orgoglio di un popolo di mare.
Giovedì 28 aprile alle 12.30, all’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, sarà presentato il “Presidio Slow Food della cozza nera tarantina”. Con il presidio, per la prima volta, saranno disciplinate le procedure per la produzione della cozza nera tarantina, i suoi standard di qualità e la tracciabilità. I mitilicoltori che aderiranno dovranno rispettare l’ecosistema, controllare la produzione dei rifiuti e applicare le procedure per limitare l’impatto ambientale.
Questo risultato è il frutto del progetto “ReMar Piccolo: natura e tradizioni per rivivere il mare”, realizzato dall’amministrazione Melucci grazie all’assessorato all’Ambiente guidato da Paolo Castronovi e all’assessorato allo Sviluppo economico e marketing retto da Fabrizio Manzulli.
Per questo progetto Taranto otterrà un finanziamento del Por Puglia 2014/2020 – Asse VI – Azione 6.6. Sub-Azione 6.6.A “Riqualificazione Integrata dei paesaggi costieri”. “La cozza tarantina diventa un’eccellenza riconosciuta e, posso garantirvelo, siamo solo all’inizio del riscatto di tutta la nostra cultura agroalimentare” conclude Rinaldo Melucci in una nota.
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