CORATO – Potrebbe essere stato un regolamento di conti tra parenti e famiglie criminali rivali il motivo che ha scatenato la furia omicida che nel pomeriggio di lunedì ha travolto Nicola Mansi, 55enne, ucciso per strada a Corato mentre era con sua moglie e suo fratello. La donna è rimasta illesa mentre il fratello – colpito di striscio – avrebbe raggiunto autonomamente il pronto soccorso dell’ospedale di Corato.
L’episodio, sul quale indagano i carabinieri della locale stazione coordinati dalla procura di Trani, è avvenuto in via Nicola Salvi, in zona Cep della cittadina del nord Barese. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 – che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 55enne – e i militari e gli agenti di polizia e della locale per circoscrivere la zona e avviare le indagini. Due le pistole utilizzate e almeno quattro i bossoli repertati dai militari.
Secondo una prima ricostruzione, infatti, il killer sarebbe arrivato in macchina, con altre due persone, sotto casa del 55enne, in via Salvi. È probabile che fossero tutti della stessa famiglia. Dal finestrino dell’auto in corsa sarebbero stati esplosi i colpi che hanno attinto Mansi e il fratello. La donna, invece, sarebbe riuscita a trovare riparo dalla pioggia di proiettili.
I carabinieri avrebbero sentito – oltre alla moglie di Mansi – alcuni testimoni presenti all’agguato inquadrando il contesto nel quale è sfociato l’omicidio. A sparare, infatti, potrebbe essere stato un parente della vittima che avrebbe agito per un regolamento di conti tra famiglie criminali rivali
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