BRINDISI- La loro storia era balzata sulle cronache locali e nazionali perché truffati col “malocchio”: una coppia di anziani originaria di Carovigno, N.C e C.E., è stata risarcita dai truffatori per 85 mila euro. Una vittoria incassata dagli avvocati Marco Elia e Marco Masi dello sportello Adoc di Brindisi, cui i coniugi si erano rivolti per essere tutelati.
La storia della truffa: dall’agenzia delle entrate al “malocchio”
Il tutto ebbe inizio nel 2011, quando, due truffatori originari del tarantino, fingendosi militari della Guardia di Finanza, chiesero ai malcapitati la somma di 5 mila euro per un presunto e non veritiero debito degli stessi nei confronti dell’Agenzia dell’Entrate. Una volta perpetrata questa prima truffa, rendendosi conto dell’umiltà e dell’innocenza dei coniugi, convinsero gli stessi di avere il “malocchio” pretendendo, di conseguenza, la somma di 70 mila euro per liberarli dalla malasorte.
Le vittime, successivamente, si rivolsero allo sportello Adoc di Brindisi, dove gli avvocati Marco Elia e Marco Masi, rendendosi conto della gravità della situazione, instaurarono immediatamente un procedimento penale conclusosi con la condanna a un anno di reclusione per i truffatori. Ottenuta questa condanna, però, si era giunti solo a metà dell’opera: per riottenere le somme carpite in maniera fraudolenta, è stato necessario proseguire con un procedimento civile che si è concluso con la sentenza emessa dal giudice Antonio Sardiello del Tribunale di Brindisi nella giornata del 23 maggio 2022.
Nel procedimento civile i malcapitati, per il tramite dei loro procuratori, hanno chiesto la liquidazione dei danni patrimoniali (già accertati nel loro ammontare nel giudizio penale, pari a 75 mila euro) e di quelli non patrimoniali (da accertare nel corso del procedimento).
Il giudice ha accolto la richiesta degli avvocati Elia e Masi statuendo che il giudizio civile, essendo indefettibilmente collegato all’accertamento della responsabilità penale dei due tarantini, non può entrare nuovamente nelle vicende e nelle condotte di chi è già stato condannato per truffa e né può esprimere diverse valutazioni in ordine alla loro acclarata responsabilità penale.
Per tali motivi, il giudice civile ha condannato i due truffatori al pagamento in favore degli anziani coniugi della somma complessiva di 85 mila euro (42.500 euro per ciascuno) alla quale si aggiungono tutte le spese processuali.
Giunge quindi al termine un brutto capitolo della vita di due anziani coniugi che potranno finalmente tirare un sospiro.
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