La Coppa Italia potrebbe subire importanti cambiamenti nel suo format in futuro, prendendo spunto dalla prestigiosa FA Cup inglese. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha sottolineato l’importanza di rinnovare e mantenere alto il livello del calcio italiano durante la trasmissione “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento. Ha discusso a lungo delle iniziative prese dalla Lega per sfruttare al massimo le opportunità offerte dal calcio italiano, che rimane uno dei movimenti più attivi nel panorama sportivo del paese.
La Coppa Italia ha dimostrato una crescita costante nel corso degli anni, riscuotendo grande successo tra il pubblico e gli appassionati del calcio. De Siervo ha evidenziato che la Lega Serie A sta attivamente considerando un possibile adattamento del modello della FA Cup inglese per il torneo nazionale italiano. Questa proposta sembra essere molto richiesta dalle tifoserie e un progetto simile sarà presentato alle varie squadre a breve per una valutazione finale.
Tuttavia, ci sono ancora alcuni problemi logistici da risolvere prima di adottare completamente il modello inglese. Ad esempio, se le partite si disputassero sul campo della squadra considerata più debole sulla carta, potrebbero sorgere ostacoli come l’impossibilità di utilizzare la Goal Line Technology o il VAR. Nonostante le differenze tra i due format, De Siervo ha riconosciuto l’affascinante potenziale di entrambi.
De Siervo ha espresso grande fiducia nella nuova formula adottata negli ultimi anni per la Coppa Italia. Questa ha dato nuova linfa alla competizione e ha portato ad un raddoppio dei ricavi commerciali. La finale stessa è diventata l’evento calcistico dell’anno in Italia, con uno stadio esaurito e una grande festa per tutti i tifosi. L’atmosfera entusiasmante ha reso uno splendido spot per il calcio italiano.
Attualmente, la Coppa Italia è considerata una delle competizioni meno interessanti tra le coppe nazionali in Europa. Solo 44 squadre hanno la possibilità di parteciparvi, mentre la FA Cup coinvolge tutte le leghe professionistiche del calcio inglese e offre l’opportunità di giocare a oltre settecento club, dalla prima alla nona lega. Gli appassionati e i tifosi sono intrigati dall’idea di vedere giocatori di calibro come Haaland e Salah competere in piccoli impianti contro squadre minori.
Di conseguenza, la Lega Serie A sta considerando l’inclusione delle squadre di Serie C e Serie D nella Coppa Italia, proprio come avviene nella FA Cup inglese. Se questo dovesse accadere, il numero delle squadre partecipanti alla Coppa Italia aumenterebbe da 44 a 272, con 60 squadre provenienti dalla Serie C e 172 dalla Serie D. Questa espansione amplierebbe di oltre sei volte la portata della competizione, creando un torneo ancora più inclusivo e appassionante.
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