Roma – Carenze igienico-strutturali, maltrattamenti, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci. Sono solo alcuni degli esiti delle attività di controllo dei Carabinieri Nas su canili, strutture ricettive e pet shop del territorio nazionale, al fine di accertarne la corretta conduzione e difendere gli animali. Sul totale dei cani ospitati nei canili delle regioni che attualmente aderiscono al SINAC, oltre 100.000 esemplari, più dell’80% è ospitato in sole cinque regioni: Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria e Campania. C’e poi un altro aspetto a preoccupare: la cosiddetta “zoomafia”, che ritiene lucrativo trattenere esemplari nei canili per percepire sussidi statali. 20 sono state le chiusure delle strutture non in regola sul territorio nazionale per un valore di sequestri totale di oltre 4 milioni di euro. Ma c’è di più in tema di sicurezza per gli amici a 4 zampe. Proprio la commissione Giusitizia ha licenziato una proposta di legge che insaprisce le pene per chi maltratta gli animali
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