“Stesso Paese e stessi diritti. La conoscenza non si spezza”, recita lo slogan dell’appuntamento che il sindacato di categoria del mondo della scuola, formazione e ricerca della CGIL, fissa in molte città italiane richiamando chiaramente al rischio di una secessione dei diritti a seguito della proposta di Autonomia Differenziata.
“E’ un’offesa all’art. 33 della nostra Carta fondativa che i padri costituenti vollero rivolta alla garanzia per tutti di avere livelli di istruzione garantiti dallo Stato”, dice Silvano Colia, segretario generale della FLC CGIL di Taranto. Una carovana che nelle regioni del Sud ha il sapore di una resistenza di fronte a un pericolo che rischia di travolgere, con la scuola, la stessa tenuta di molte comunità.
“Taranto ha perso già nell’anno scolastico 2023/2024 1.936 studenti. Dieci scuole sono state accorpate e le previsioni per l’anno scolastico 2024/2025 sono di ulteriori 1.700 studenti in meno – dice Colia – di fronte a questa situazione di spopolamento e denatalità del Sud e di province in profonda crisi come quella tarantina, lo Stato dovrebbe investire nella scuola, nelle occasioni di crescita, negli incentivi a restare e formare nuovi cittadini con i migliori strumenti didattici possibili. Invece questo Governo propone con l’autonomia differenziata l’eutanasia delle prospettive di futuro di questa terra”.
“Saremo in piazza senza piangerci addosso, ma per lottare. – dice il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo – Ma anche per celebrare un anniversario minore, passato in sordina e del tutto ignorato nella continua progressione di notizie, cronache, problemi che ci assediano. Un anniversario che riguarda il Mezzogiorno e la sua storia. Fu un 27 di giugno di 121 anni fa. Era il 1903, quando l’allora presidente del Consiglio, il bresciano Giuseppe Zanardelli, presentò il suo disegno di legge speciale per risollevare le sorti della Basilicata. La prima legge speciale che riguardava il Sud. Un cambiamento significativo che oggi invece questa proposta di legge sull’autonomia differenziata calpesta, proprio mentre il Mezzogiorno si prepara (o ha il potenziale per farlo) ad assumere la sfida del cambiamento come leva del progresso delle persone che lavorano e che vogliono vivere dignitosamente”.
Per queste ragioni la FLC CGIL ha così organizzato a Taranto due momenti di dibattito pubblico. Sabato 6 aprile in Piazza Maria Immacolata, a partire dalle ore 18.15, studenti, associazioni, artisti, rappresentanti dei cittadini parleranno di futuro.
Dopo le introduzioni del segretario Colia, ci saranno gli interventi dei rappresentanti di ARCI Gagarin, Associazione Libera e del Coordinamento Rete degli studenti medi.
Previsti anche gli interventi di Rosa D’Oppido con il monologo teatrale “Oroscopo precario”, dell’attrice Anna Ferruzzo che leggerà un passo de “La Frontiera” di Alessandro Leogrande, della mamma del compianto scrittore e giornalista, Maria Giannico e di Giulia Galli del Presidio del Libro di Taranto.
Musica e animazione con il prof. Antonio Basile e dell’associazione Tarantinidion APS. Ai lavori interverrà anche Angela Dragone del Centro Nazionale FLC CGIL.
La giornata del 7 aprile, prevede sempre in Piazza Maria Immacolata a partire dalle ore 10.30, un dibattito sul tema della Scuola, Alta formazione artistica e musicale e Ricerca.
In piazza si registreranno le testimonianze provenienti dal mondo della scuola (insegnanti, personale ATA e dirigenti scolastici), del Conservatorio “G. Paisiello” e del CNR ISPRA di Taranto.
All’appuntamento domenicale parteciperanno anche il segretario generale della CGIL, Giovanni D’Arcangelo, Luca Lopomo, sindaco di Crispiano, Francesco Leo, sindaco di San Marzano di San Giuseppe e il consigliere comunale di Taranto, Giuseppe Fiusco.
Nel programma della mattinata previsto anche il concerto del Quintetto di fiati “G. Pasiello” di Taranto (Laura Scardino – flauto; Giovanni Quinto – oboe; Fabiola Galeone – clarinetto; Michele Paciulli – corno; Maristella Gerardi – fagotto).
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