Continuità territoriale a Brindisi: Comitato Pro Aeroporto Taranto-Grottaglie insorge

Negli ultimi giorni, il Comitato Pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie ha duramente criticato un emendamento approvato nella Legge di Bilancio 2025, che assegna 5 milioni di euro alla continuità territoriale per l’aeroporto di Brindisi. La decisione, promossa dai parlamentari Dattis e Caroppo, è considerata dal Comitato un errore grave e privo di validità sia legale che funzionale.

Secondo il Comitato, la continuità territoriale, regolata dagli articoli 16 e 17 del Regolamento Europeo 1008/2008, è un sostegno mirato a collegare territori isolati, privi di alternative per raggiungere gli hub principali. Brindisi, con un aeroporto che accoglie 3,7 milioni di passeggeri l’anno e un’efficiente rete ferroviaria, non può essere considerata isolata. I biglietti aerei costosi o le frequenze inferiori rispetto a Bari non giustificano una misura pensata per situazioni di reale isolamento.

Anzi, l’emendamento potrebbe avere conseguenze negative: la compagnia low cost Ryanair, storicamente contraria alla continuità territoriale, potrebbe abbandonare lo scalo brindisino, arrecando danni più che benefici.

Il Comitato punta il dito anche contro i politici locali, accusati di mantenere in uno stato di isolamento il territorio ionico e il suo aeroporto. Da anni, infatti, l’aeroporto di Taranto-Grottaglie è privo di voli passeggeri, nonostante la sua idoneità a servire il territorio. Il Comitato invita il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, a riconsiderare le priorità, ricordando che lo stesso Vasile, in passato, aveva dichiarato che Taranto non avrebbe mai ottenuto la continuità territoriale.

La nota si chiude con un appello: eliminare l’emendamento dedicato a Brindisi e concentrare gli sforzi sul rilancio dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, che potrebbe finalmente rappresentare una svolta per il territorio ionico.

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