“In merito alla crisi energetica, la nostra proposta, già anticipata a febbraio, è un Energy recovery fund a livello europeo. Bisogna muoversi all’unisono con un piano d’acquisto comune, stoccaggi comuni e un tetto calmieratore”. Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S, nel corso de Il Punto, trasmissione di approfondimento politico in onda su Antenna Sud. “Su nostra insistenza è stata partorita una norma per la tassazione degli extra profitti, ma è stata scritta male e va riformulata perché all’appello mancano 9 miliardi: la tassazione va estesa anche ai comparti assicurativo e farmaceutico perché abbiamo bisogno di nuove risorse finanziare, quelle sin stanziate sono insufficienti. Inoltre, riteniamo sia necessario uno scostamento di bilancio: se non affrontiamo la questione con una terapia d’urto, famiglie e imprese non potranno reggere questo caro prezzi”.
REDDITO DI CITTADINANZA – “Le polemiche sono soprattutto ideologiche. Questa misura, necessaria per l’Italia, esiste in tanti paesi europei, ma viene osteggiata perché è stata ideata e realizzata dal Movimento 5 Stelle. Le altre forze politiche non possono perdonarlo. È una misura necessaria perché l’Istat ha certificato che ha salvato un milione di persone durante la pandemia ed è ancora più importante adesso che siamo alle prese con la crisi energetica e il caro bollette. È in atto un vero e proprio accanimento ideologico per deformare la realtà: tutti i mali del mondo sono stati attributi al reddito di cittadinanza, quando serve per contrastare la povertà. I percettori di reddito mi chiedono la dignità di poter lavorare, ma non tutti i comuni offrono progetti validi. Ecco, il vero problema sono le politiche attive in quanto alcune regioni non intendono collaborare“.
RICETTA PER IL SUD – “Il Sud non ha bisogno di conclamazioni vuote come avviene da decenni, ma di atti concreti. Per esempio, durante il Conte II abbiamo introdotto la “decontribuzione Sud”, misura che consente a tutti gli imprenditori sgravi fiscali fino al 30% sul costo del lavoro. È necessario continuare a finanziare il “Resto al Sud“ a favore dell’imprenditoria e delle attività libere-professionali. Ultima battuta sulla sanità: la spesa pro capite per un cittadino del Nord è superiore di 100 euro rispetto a un cittadino del Sud. Ecco, dobbiamo uniformare i livelli di prestazione”.
PROGRAMMI ELETTORALI M5S – “Un pilastro di qualsiasi azione politica è la transizione ecologica. Per noi è fondamentale invertire la rotta e in questo senso sono necessari superbonus, rigenerazione urbana, taglio delle emissioni, risparmio energetico. Essenziali anche le comunità energetiche con i cittadini diventano produttori di energia. In questa maniera si può arrivare a un taglio della bolletta del 40%. Per quanto riguarda il lavoro, salario minimo assolutamente. Non si può scendere sotto la soglia legale che dà dignità: 9 euro lordi l’ora anziché 3 o 4. Poi, lotta al precariato incentivando il lavoro a tempo indeterminato. E ancora, lavoro alle donne che devono conciliare la vita lavorativa con quella familiare, ecco perché ci battiamo per i congedi di paternità. Non dimentichiamo la partita del fisco, che non deve essere giocata non sul tavolo delle promesse ridicole. La cosa più seria è abolire l’IRAP per le imprese, semplificare il fisco attraverso il cashback fiscale“.
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