Il match di Conference League fra Az Alkmaar e Legia Varsavia ha avuto ripercussioni ben più gravi rispetto al risultato emerso sul campo, dove gli olandesi hanno avuto la meglio per 1-0 sugli ospiti.
La squadra della capitale polacca ha fatto rientro in patria senza due suoi giocatori: il capitano Josué e il serbo Radovan Pankov. Entrambi sono stati fatti scendere dall’autobus e arrestati dalle autorità olandesi in seguito ai disordini scoppiati tra sicurezza, polizia e alcuni calciatori polacchi e il presidente del Legia, Dariusz Mioduski.
Il sito Gol24 e il canale TVP hanno ricostruito la vicenda spiegando come il calciatori siano stati trattenuti in una stazione di polizia di Alkmaar per la notte.
“Siamo all’aeroporto, in fase di check-in, ma Josué e Pankov non sono con noi. Da quello che sappiamo, sono in questura e con loro c’è l’avvocato del club. Credo che la Polizia serva a proteggere e difendere, non ad attaccare. Non ci sono parole per descrivere quello che è successo, ci sentiamo come se fossimo stati attaccati” ha spiegato il portavoce del Legia Varsavia. Anche il primo ministro Mateusz Morawiecki ha chiesto “un’azione diplomatica urgente” per risolvere la “situazione molto preoccupante di Alkmaar”.
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