Le indagini preliminari relative alle presunte irregolarità negli appalti del carcere “Carmelo Magli” sono ormai giunte al termine. Il GIP Vittoria Petronella, infatti, ha notificato ai nove indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con valore di informazione di garanzia. False attestazioni, falso ideologico, truffa, abuso d’ufficio e turbativa d’asta i reati contenuti nella comunicazione giudiziaria.
L’avvio delle indagini
Il procedimento trae origine dalle indagini effettuate dalla Dda di Lecce sui presunti contratti tra esponenti della malavita e l’ex direttrice del carcere Stefania Baldassari, nell’ambito della candidatura a sindaco di Taranto di quest’ultima. Sulla scorta delle rilevazioni, gli inquirenti avrebbero disposto l’archiviazione dell’inchiesta, aprendo un nuovo filone esploso a settembre con tre arresti e cinque misure interdittive, tra cui quella dell’ex direttrice del carcere, per cui il PM aveva chiesto gli arresti domiciliari.
Sebbene estranea all’ipotesi di appalti illeciti, secondo il GIP Baldassari avrebbe contabilizzato al rialzo le sue ore di servizio, traendone una retribuzione aggiuntiva indebita.
Tuttavia, la misura nei confronti dell’ex candidata alle elezioni amministrative è stata cancellata dal Tribunale del Riesame, disponendo anche la restituzione dei seimila euro sequestrati dalla Guardia di Finanza alla Baldassari.
Le misure cautelari
La sospensione del servizio di un pubblico ufficio della durata di un anno è scattata anche per il dirigente del Comune di Taranto Carmine Pisano, mentre per gli imprenditori Biagio Bozzi, Gaetano Contento e Gaetano De Bartolomeo è stato disposto il divieto di contrarre per un anno con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio.
Il GIP, invece, ha disposto i domiciliari per la funzionaria del carcere Barbara Panunzio, Alberto Frangelli e Vincenzo Festante, accusati di corruzione insieme ad un altro indagato. Fra gli inquisiti, inoltre, rientrerebbero la dipendente di un’impresa e un funzionario amministrativo. Egidio Albanese, anch’egli indagato, avrebbe optato per il patteggiamento della pena.
L’accusa
Secondo gli investigatori, le irregolarità riguarderebbero gli appalti per la gestione di un laboratorio di pasticceria, la fornitura di dispositivi e utensili per la preparazione e per la cottura dei cibi, l’ideazione e lo sviluppo di una piattaforma web legata alla pasticceria e i lavori di impermeabilizzazione del carcere Magli. Ora, dunque, la palla passa agli indagati, i quali potranno chiarire le proprie posizioni assistiti dagli avvocati difensori.
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