Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

La Commemorazione del bombardamento del porto di Bari del 1943

BARI – Il 2 dicembre del 1943 gli aviatori tedeschi della Luftwaffe affondarono diciassette navi mercantili ancorate nel porto di Bari. Una delle diciassette navi alleate colpite, la statunitense John Harvey, scoppiò col suo carico di bombe di iprite, un gas devastante dagli effetti mortali, provocando la fuoriuscita di una grande quantità di sostanze tossiche che contaminò le acque del porto. Il tragico bilancio fu di oltre un migliaio di vittime, tra militari e civili. Dopo 81 anni, Bari ricorda ancora quel tragico evento, uno degli ultimi che ha devastato il capoluogo pugliese durante il secondo conflitto mondiale e che per anni ha lasciato il segno nella cittadinanza

 

 

 

About Author