Con l’approdo di Donato Macchia in presidenza, l’organigramma societario del Potenza sembra essere destinato a cambiare radicalmente (eccezion fatta che per il team manager, ruolo in cui verrà confermato Giuseppe Lolaico). Tra le altre, termina dopo 7 anni anche l’avventura lucana di Daniele Flammia, storico ma ormai ex amministratore delegato rossoblù che ora potrà tornare nella sua Campania, dove ad attenderlo c’è già la Turris. Per il ruolo di direttore sportivo si pensa a Danilo Pagni, profilo che fra Puglia e Basilicata non ha certamente bisogno di presentazioni e che in bacheca vanta ben otto campionati e tre coppe. Tanti i nomi in ballo per la panchina, ma solo uno verrà scelto come erede di Arleo. In pole ci sarebbe Beppe Scienza. L’ex Monopoli è reduce da una esperienza non entusiasmante alla guida del Pro Vercelli, potrebbe pertanto tornare nel girone C di Serie C. Gli altri tecnici seguiti con attenzione sono Cudini, Lauro, Occhiuzzi, D’Antoni e Raffaele. Per quest’ultimo si tratterebbe di un ritorno dopo l’esperienza che lo ha visto impegnato in Basilicata dal 2018 al 2020. Giuseppe Raffaele è stato già vicino a questa seconda esperienza potentina dopo l’esonero di Gallo, ma l’affare non si concretizzò. I nomi presenti in secondo piano sono quelli di Braglia e Auteri, ma si dovrebbe optare per un allenatore anagraficamente più giovane, per quanto l’esperienza dei due di certo farebbe comodo ad una società come il Potenza. L’impressione, però, è che la guida tecnica verrà discussa solo dopo l’ufficialità del direttore sportivo.
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