Ruffano (LE) – Nella gara di Prima Categoria Girone C accade si tutto negli ultimi minuti. All’85’ il numero 10 ospite Diego Manisi disegna uno splendido calcio di punizione che vale il 2-0 per il Capo di Leuca. Gara ormai archiviata? Macché, al Ruffano viene fischiato un calcio di rigore un minuto dopo e da qui accade di tutto. Matteo Luca, centravanti dei padroni di casa si presenta sul dischetto, incrocia di destro e supera il portiere ospite con una conclusione che sibila il palo alla sua sinistra. Palla dentro, palla fuori, perché nella rete della porta un buco fa uscire la sfera.
Gol chiaro a tutti i presenti tranne che per l’arbitro Dicorato Savino della sezione di Barletta che indica rimessa dal fondo. In campo accade di tutto e, soprattutto, i giocatore più rappresentativi del Capo di Leuca come il portiere Leopizzi e il numero 10 Manisi sembrano intenzionati a consentire al Ruffano di realizzare il gol che già legittimamente avevano realizzato.
Decisione che poi non si concretizza, come raccontato da alcuni tesserati del Ruffano, per la ferma volontà dell’allenatore ospite Giovanni Citto di non lasciare che giustizia Sportiva fosse fatta. I padroni di casa a questo punto però calcisticamente inferociti dal danno e dalla beffa subiti, trovano il pareggio prima del fischio finale raggiungendo il 2-2 finale. Al termine della gara gli animi ovviamente sono continuati a rimanere bollenti ma, sempre come riportato da calciatori del Ruffano, il presidente ospite Pierluigi Caputo ha tenuto a scusarsi per la scelta operata in campo dai suoi.
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