La Procura di Prato ha notificato nove avvisi di garanzia, oltre che alla società Eni spa, a sette dirigenti del gruppo e a due responsabili della società appaltatrice Sergen, nell’ambito dell’inchiesta sulle esplosioni avvenute il 9 dicembre 2024 al deposito Eni di Calenzano (Firenze), che causarono la morte di cinque operai e gravi danni.
Gli indagati dovranno rispondere delle ipotesi di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali. Tra loro figura anche uno dei feriti più gravi.
Due delle vittime, Franco Cirelli (50 anni) e Gerardo Pepe (45 anni), erano originari della Basilicata e dipendenti della Sergen, azienda di Grumento Nova (Potenza) specializzata nella manutenzione di impianti petroliferi.
“Un evento prevedibile e assolutamente evitabile — ha dichiarato il procuratore Giuseppe Tescaroli — frutto di un errore grave e inescusabile”.
potrebbe interessarti anche
Stellantis Melfi, UGL: “Bene centralità della Basilicata, sostenere indotto”
Stellantis, Spera: “Positivo cambio di rotta di Elkann, ora investire sull’Italia”
Chiorazzo: “CROB un’eccellenza, investire nella prevenzione oncologica”
Latiano, giovane accoltellato in strada: c’è almeno un indagato
Salento, pensionato condannato a 8 anni per abusi sessuali sulla nipotina
Imprese straniere: in Basilicata sono cresciute del 26% negli ultimi 10 anni